Storia
“QUELL'ANTICA CASA, QUELLE VESTIGIA DI TEMPI LONTANI, QUEL SILENZIO TI TRASPORTANO LONTANO DAI TUMULTI DELLA VITA E QUASI TI PUNGE UN VAGO DESIDERIO DI RIPOSARE FRA QUELLE MURA OVE TI SEMBRA DI AVERE TROVATO LA PACE”.
Così Paolo Bourget, l'illustre romanziere francese, descrisse Villa Casagrande: «oh qu'il serait bon de vivre ici et d'y gouter la paix», replicava: «dites plutôt qu'il serait bon d'avoir cet état d'âme qui vous permît de vivre ici ed d'y gouter la paix!!».
La dimora storica Villa Casagrande, nel centro di Figline Valdarno, costruita, alla fine del 1300, da un notaio fiorentino, Ser Ristoro, venuto a Firenze nel 1384 e divenuto notaio della signoria, divenne da subito luogo privilegiato di artisti e filosofi.
Rifugio elegante e lontano dai rumori della città Villa Casagrande conserva intatto il fascino e l’allure di quel tempo, quando l’umanista Marsilio Ficino proprio qui impartiva le sue lezioni ai Serristori e all'alta aristocrazia agli albori del Rinascimento e le sue stanze ospitarono tra gli altri Carlo VII di Borbone, Re delle due Sicilie, Carlo V re di Spagna e sovrano del Sacro Romano Impero ed infine il principe e Maria Josè durante la luna di miele.
Villa Casagrande fu amata anche da Papa Leone X, figlio di Lorenzo il Magnifico, motivo per cui la famiglia Serristori ebbe il privilegio di aggiungere al proprio stemma la palla gigliata di casa Medici con le iniziali L. X..
Nel portico sono raccolti molti simboli di quei tempi: iscrizioni, frammenti originali o fedelmente riprodotti, stemmi di vicari, commissari, potestà, capitani che ancora oggi nei vari Palazzi Pretori della Toscana attestano i servizi resi dai Serristori alla Repubblica.
Soggiornare a Villa Casagrande è godere dei comfort e della qualità contemporanea e allo stesso tempo assaporare la storia importante del luogo.